Il Mio Salotto
Intervista all'artista anonimo appassionato di psicologia e crypto arte: Cupydo Art
Ciao benvenuto a Il Mio Salotto, per favore presentati e spiegaci il perché la scelta del nome d’arte Cupydo Art.
Ciao Francesca e ciao a tutti i followers e lettori de “Il Mio Salotto”, prima di iniziare questa intervista voglio ringraziare te e il tuo splendido staff per questa grande opportunità ma soprattutto per il bellissimo rapporto di complicità ed amicizia che si è andato a creare in questo periodo.
Dall’altro lato ho trovato delle persone splendide, con le quali scambiarsi opinioni e consigli ma soprattutto persone con le quali parlare di arte in ogni sua forma.
Adesso veniamo a noi, inizio subito con il dire che in questa intervista cercherò di far trasparire quanto più possibile il mio animo artistico, svelando qualche piccolo segreto legato a Cupydo.
Purtroppo, però non tutte le domande potranno avere la giusta risposta, in quanto esse probabilmente dovrebbero fare riferimento anche al lato personale che si nasconde dietro Cupydo e che almeno per il momento cerco di preservare.
Il vero motivo della scelta di questo pseudonimo è stato del tutto casuale e purtroppo su questo aspetto non posso sbilanciarmi troppo in quanto per una strana casualità questo nome d’arte è legato molto alla mia persona e sbilanciandomi con la risposta potrei andare a compromettere il mio anonimato.
Invece ci sono diversi altri fattori che mi hanno poi portato a decidere di mantenere questo nome, il primo è sicuramente quello legato alla passione per la mitologia greco-romana.
E la scelta di una figura che potesse essere associata a sentimenti come l’amore, la passione, il desiderio, mi entusiasmava moltissimo.
L’amore è quella cosa che piace a tutti e quindi ho pensato che automaticamente Cupydo potesse piacere a tutti.
Poi invece ci sono aspetti più “strategici” legati alla comunicazione, essendo un appassionato di marketing, neuromarketing e psicologia ho trovato tantissimi elementi che andavano a legarsi con questo nome.
Ve ne svelo alcuni: CUPIDO nella mitologia greca è rappresentato come un angelo fanciullo e chi più degli angeli e dei bambini trasmette sentimenti di felicità, pace e positività?
Poi segno contraddistintivo degli angeli sono sicuramente le ali, elemento simbolo di libertà, che ci va sognare di volare, che ci da un senso di leggerezza e spensieratezza e che ci fa immaginare le persone care che hanno lasciato questa terra.
CUPIDO è una figura che piace a donne e uomini indistintamente, perché è quella figura in grado di farli innamorare.
Cupydo è amore, l’arte è amore.
Perché la scelta di rimanere anonimo, come il celeberrimo Banksy, spiegaci le tue motivazioni.
Paragonarmi ad una leggenda come Banksy un po' mi intimorisce e un po' mi lusinga, in quanto è proprio da lui che ho preso tantissima ispirazione, soprattutto nelle mie opere iniziali.
Di fatti l’opera con la quale ho fatto il mio debutto nel mondo della crypto arte con la mia performance in metropolitana voleva essere un omaggio proprio a lui.
Un omaggio che però nascondeva anche un forte messaggio di provocazione nei suoi confronti, che magari sveleremo nella prossima intervista ahahaha.
Scelgo di restare anonimo per scelta etica e politica al fine di evidenziare la totale dissoluzione del concetto di identità nell’epoca contemporanea.
L’anonimato ti catapulta in una dimensione unica, nessuno sa chi sei, potresti essere l’ultimo barbone sulla faccia di questa terra, come invece essere uno dei più grandi artisti affermati che si diverte a fare l’artista emergente.
Il non sapere genera curiosità e soprattutto anche se può sembrar strano, l’inconsapevolezza genera rispetto.
Personalmente essere anonimo mi trasmette una grande sensazione di libertà ed irresponsabilità.
Questa straordinaria sensazione l’ho percepita sin da subito con la mia prima performance pubblica, quella in metropolitana, dove una volta posizionate le opere senza farmi vedere, potevo starci seduto accanto senza che nessuno mai potesse sapere che le avessi installate io. È stato bellissimo.
Come e quando ti sei avvicinato al mondo degli NFT, è stato amore a prima vista? hai subito pensato di poterli collegare alla tua arte?
È stato un vero e proprio colpo di fulmine, proprio come una freccia scagliata da Cupido.
Sveliamo qualche altro piccolo segreto, prima di essere un appassionato di crypto arte ero e sono un grande appassionato dell’universo delle cryptovalute, fin da tempi non sospetti.
Questa passione per le cryptovalute e automaticamente per la blockchain si è rivelata essere poi un passe-partout per il mondo degli NFT e della crypto arte.
Sono affascinato da tutto ciò che è innovazione, però non sono un nerd, in quanto di codici, algoritmi e matematica ne capisco poco e nulla, diciamo che il mio essere innovativo è molto più legato alla creatività che alla tecnologia.
Infatti, gli “NFT su tela” sono praticamente il frutto di questi due elementi, creatività e innovazione.
Nessuno fino ad oggi aveva mai pensato di prendere uno smartphone e farlo dialogare con una tela semplicemente appoggiandolo su di essa.
Io l’ho fatto, e da questo è nato il Coesionismo.
Come è nata l’idea della tua installazione interattiva sulla metropolitana di Milano il giorno di San Valentino 2022?
Probabilmente si sarà notato, adoro essere al centro dell’attenzione, o meglio che le mie opere lo siano. Loro sono le mie creature e a loro dono tutto me stesso, ogni mia installazione, performance, opera, deve fare rumore, il rumore è il nutrimento dell’opera.
Per la mia prima installazione volevo creare qualcosa di spettacolare, mai visto prima.
Difatti essa è stata la prima installazione interattiva al mondo sviluppata all’interno di metro, tram e autobus.
Non è stato semplice, ragion per cui mi sono servito di alcuni buoni amici fidati che mi hanno aiutato a tappezzare quanti più mezzi possibili nel più breve tempo possibile, è stata un’esperienza alquanto adrenalinica, come un po’ tutte le cose che fanno spettacolo.
Ho scelto il giorno di San Valentino perché volevo che Cupydo nascesse nel giorno dell’amore, nel giorno a lui dedicato.
Oltre ad essere un crypto artista, hai anche un’altra occupazione? Vorresti far diventare l’arte la tua occupazione a tempo pieno?
Si, ho un'altra professione che si discosta anni luce da quella di fare arte, ma purtroppo al momento non mi posso sbilanciare troppo su di essa.
Beh, credo che sarebbe il sogno di ogni artista far diventare la propria passione la sua professione, anche se adesso non è tra i miei obiettivi principali.
Adesso che l’arte non è per me una vera professione, riesco ad essere molto più libero soprattutto nell’ispirazione.
Mentre credo che ogni qualvolta una passione si trasformi in lavoro e quindi in forma di sostentamento, bisogni poi “forzare” l’ispirazione, rispettare tempi e termini, contratti ecc ecc.
Adesso invece mi sento libero e per il momento bene così.
Sei anche uno scrittore per Agenda Digitale, parlaci della tua passione per la scrittura.
Quella per la scrittura è da sempre una passione che coltivo con enorme entusiasmo, come per l’arte, trovo nelle parole uno spazio sicuro, un luogo in cui potermi confidare ed essere libero, far uscire quel me stesso che per ovvie ragioni deve celarsi dietro una maschera.
Ho trovato in Agenda Digitale persone davvero straordinarie che mi hanno dato fiducia fin da quando Cupydo era ancora un anonimo molto anonimo, ringrazio il direttore Alessandro Longo, una figura di grande professionalità come tutta la redazione, che è sempre pronta a venirmi in contro.
Credo che per un’artista il poter raccontare le sue opere attraverso la scrittura, sia quel tocco in più in grado di donare all’opera un marchio ancora più forte e distintivo.
Non sempre un’artista riesce a trasmettere al pubblico tutto il suo io impiegato nella creazione dell’opera, e spesso servirsi delle parole può aiutare sia l’artista ma soprattutto il suo pubblico ad immergersi negli aspetti più intimi e nascosti dell’opera, facendone trasparire piccoli dettagli magari non visibili con una visione sfuggente della creazione.
A settembre sarò autore anche di un altro importante magazine online, dove porterò i miei contenuti relativi all’universo della crypto arte e degli NFT, sono davvero entusiasta di questa nuova collaborazione, in quanto il magazine per il quale scriverò è esclusivamente orientato sul tema arte.
Ci spieghi come è strutturata e articolata una tua opera e come viene integrato l’NFT?
Allora, innanzitutto diciamo che ad ogni mia performance o installazione artistica pubblica, vengono ricreate delle opere destinate ad appassionati d’arte o collezionisti.
Quindi molto spesso ogni opera creata avrà già una sua storia di rilievo alle spalle.
Con un pizzico di presunzione posso affermare di essere stato il primo ed attualmente l’unico artista ad aver apportato all’universo artistico una nuova fruizione dell’arte.
Questo grazie agli “NFT SU TELA”.
Per la prima volta una tela riesce a dialogare con uno smartphone attraverso la forma più intima che conosciamo ovvero il contatto, e da qui che nasce il Coesionismo.
Il Coesionismo è il movimento che esprime il legame intimo tra arte tradizionale e arte digitale, e vuole farlo proprio attraverso il contatto. Difatti il grado più profondo di intimità che riusciamo a percepire avviene proprio attraverso esso. Il contatto tra corpi, sguardi o pensieri, genera la massima espressione di intimità che un individuo possa percepire. Per molte persone il contatto fisico resta il linguaggio principale dell’amore, infatti questo è anche un potente veicolo per comunicare l’amore nella coppia, ed è anche un atto che promuove il rilascio di ossitocina, nota anche come ormone dell’amore e della felicità. Su questi elementi getta le sue basi il Coesionismo. In quanto proprio attraverso il contatto tra due corpi, quali una tela ed uno smartphone si riesce a percepire quella profonda intimità che due tipologie di arti differenti tra loro riescono ad esprimere esistendo insieme. Difatti il termine coesione sta ad indicare proprio due o più elementi che hanno senso di esistere stando insieme. Nel movimento coesionista questa unione è generata da oggetti fisici come può essere una tela da disegno, una scultura, o semplicemente un foglio di carta ed oggetti digitali come smartphone, tablet, monitor, che vanno a creare dei veri e propri “innesti digitali” in grado di dialogare con l’opera fisica, innesti digitali che possono manifestarsi con animazioni digitali video, fotografiche o anche musicali, che poi verranno trasformati e certificati in NFT.
Appoggiando lo smartphone al punto di contatto NFC, parte un’animazione che va a completare l’opera, oppure che racconta una storia su di essa, facendone trasparire la propria anima.
Se volessi spiegare in poche parole come è articolata una mia opera, direi semplicemente che essa è costituita da una tela su cui va appoggiato uno smartphone e poi il resto è magia.
Qual’e l’opera alla quale sei più legato?
Attualmente i lavori da me terminati facente parte di diverse collezioni sono 6, con diverse tirature.
Il primo è stato quella creato e dedicato alla performance del mio debutto artistico avvenuto il
14 febbraio 2022, la cui collezione è intitolata: NFT INSERT COIN TO PLAY.
Questa creazione è costituita da un trittico di “NFT SU TELA”, di cui ad oggi solamente uno è stato reso pubblico, ma per “il mio salotto” farò un’eccezione e per la prima volta mostrerò il secondo NFT SU TELA facente parte di questo trittico, mostrando però solo la parte figurativa inerente la tela, mentre per quella relativa all’innesto digitale (NFT) bisognerà attendere ancora un po' di tempo, come per il terzo, la cui presentazione ufficiale è prevista tra qualche mese, (ottobre/novembre) quando molto probabilmente verranno esposte in due importanti gallerie fisiche milanesi e messi in vendita per la prima volta.

Nella foto superiore possiamo vedere l’opera su tela che ha come titolo “JUST A RED BALLOON”
mentre di seguito vediamo il completamento dell’opera attraverso l’innesto digitale che “appare” sullo smartphone appoggiandolo semplicemente sulla parte raffigurante la gettoniera, questo accade grazie alla tecnologia NFT, di cui la tela è provvista tramite un microchip presente in essa.

Qui di seguito lascio un link che riporta alla completa fruizione dell’opera tramite un video:
JUST A RED BALLOON Link Twitter
E come accennato in precedenza, ecco a voi e solo per i lettori de Il Mio Salotto, un’immagine esclusiva del secondo NFT SU TELA facente parte di questo trittico e avrà come titolo:
JUST HALF RED BALLOON.

Invito tutti i lettori de Il Mio Salotto di seguirmi su Instagram e Twitter dove a breve verrà pubblicato l’innesto digitale NFT che andrà a completare quest’opera.
Nonostante le diverse opere e collezioni successive a questa mi abbiano dato moltissimi riscontri e soddisfazioni artistiche, ad oggi questo trittico di opere resta quello a cui sono più legato e forse anche per questo motivo che ad oggi non è stato ancora proposto alla vendita.
Lavori anche su commissione?
No, e non credo che inizierò a farlo nel breve periodo.
Ho tutta una mia filosofia legata alla condivisione/vendita delle mie creazioni, sono molto selettivo e voglio essere io a scegliere il mio pubblico.
Anche se mi affiderò a terze parti per l’esposizione delle mie opere, questo non vorrà dire che saranno accessibili a tutti.
Resterà sempre a me la decisione se quell’opera sia adatta a quel collezionista, questo potrà accadere tramite un colloquio o semplicemente quattro chiacchiere in anonimato con la persona interessata.
È chiaro che non potrò avere sempre il controllo su tutte le mie opere, ma fin quando mi sarà possibile adotterò questa metodologia di selezione, questo soprattutto per evitare speculazioni o tecniche poco corrette inerenti ad acquisti multipli.
Pensi che anche artisti più tradizionali dovrebbero approcciarsi al mondo NFT, se sì perché? io percepisco nell’ambiente artistico ancora molto scetticismo, cosa ne pensi?
Tutto ciò che è novità o innovazione spaventa, soprattutto all’inizio.
Ma proprio come un albero da frutta, è nel periodo iniziale che spuntano le prime radici che successivamente daranno vita a quel tronco forte e robusto dove a sua volta vedremo spuntare i primi rami che daranno vita agli attesi frutti.
La mia visione della crypto arte è proprio come questo albero, dove le radici rappresentano chi ci ha creduto fin da subito e si è fatto pioniere e portavoce di questo universo, mentre magari i frutti sono tutti coloro che arriveranno successivamente.
Ci potranno essere frutti buoni e meno buoni, rami forti o meno forti, ma alla fine quello che conta veramente rimarrà sempre nella forza delle radici.
Purtroppo, assisteremo e già stiamo assistendo ad un cambiamento epocale nel mondo dell’arte tradizionale.
A sopravvivere sarà solo colui che deciderà di accogliere ed integrare alla sua visione artistica quella che verrà, non sto dicendo che non esisteranno più oli su tela, dipinti o sculture fisiche, sarebbe impensabile, ma semplicemente che queste per forza di cose dovranno “adattarsi” e convivere con il nuovo mondo che verrà.
Come hai scoperto Il Mio Salotto e cosa ti ha spinto a contattarci? ps: siamo molto felici tu lo abbia fatto
Mi piace sempre tenermi aggiornato su tutto ciò che gira intorno all’arte; quindi, spesso e volentieri mi ritrovo a fare zapping sui diversi social network o anche semplicemente su Google.
Qualche tempo fa mi trovai a leggere su Instagram un’intervista fatta ad un artista, un pittore.
Quei pochi secondi di lettura li trovai così interessanti che mi spinsero a cliccare sul link che riportava all’intervista completa sul sito dedicato.
Quel sito era Il Mio Salotto e da quella intervista poi ne ho lette tantissime altre e trovavo sempre tantissima originalità e creatività in tutte le domande che venivano rivolte agli artisti.
E allora non potevo perdere l’occasione che quelle straordinarie domande venissero fatte anche al sottoscritto.
Quali sono i tuoi progetti artistici per il futuro?
Tanti, tantissimi, forse troppi. Ma purtroppo o per fortuna quando si ha un animo creativo è quasi impossibile non riuscire a pensare a nuovi progetti, soprattutto quando si è pionieri di un mondo ancora inesplorato come quello della crypto arte.
Qualsiasi cosa e qualunque luogo diventano fonte di ispirazione, poi la parte divertente è tornare a casa e cercare di ricreare nel modo più originale possibile quella semplice intuizione magari arrivata mentre stavi mangiando una pizza o guardando un albero.
Se dovessi essere più concreto, diciamo che sto lavorando a due progetti del quale sono molto orgoglioso ed entusiasta nello stesso tempo, ma a volte anche molto spaventato, perché qualsiasi cosa sia nuova spaventa, anche per chi come me vive di innovazione.
Ovviamente essendo progetti ancora in cantiere non mi posso sbilanciare molto, posso dire che si tratta di due progetti diametralmente opposti, nonostante entrambi restano sempre fortemente ancorati al movimento Coesionista, magari in modo diverso, materiali diversi e soprattutto concetti diversi.
Ad uno di questi progetti sono particolarmente legato, sia professionalmente che emotivamente, ho abituato il mio pubblico sempre a grandi sorprese e questo progetto lo reputo una piccola grande rivoluzione nell’universo crypto.
Solo per “il mio salotto” concludo questa intervista con una piccola anticipazione su questo progetto, dicendovi che sarà una creazione che riuscirà a racchiudere in essa molteplici elementi: artistici, psicologici, concettuali, sensoriali, emozionali e ovviamente tecnologici.
A seguire invece un altro incredibile progetto che però per il momento resta TOP SECRET e che vedrà una collaborazione con una straordinaria artista del palcoscenico POP ART internazionale, una collaborazione ESPLOSIVA. L’artista in questione è Sara Arnaout (https://arnaout.it/) , però non posso aggiungere altro.
Ringrazio Il Mio Salotto per questa splendida intervista, in cui mi sono sentito libero di parlare della mia arte, delle mie passioni e dei miei sogni.
Cupydo

...e noi ringraziamo te, Cupydo, per averci permesso di conoscerti meglio e entrare in contatto con te e la tua arte e non solo.
