Il Mio Salotto
Hassan Ragab: l'intelligenza artificiale produce arte.
Quello di cui voglio parlarvi oggi è una novità, a molti livelli: è stata una novità per me, ma lo è anche nel mondo dell'arte e dell'architettura.
L'artista che voglio mostrarvi è Hassan Ragab, egiziano residente in California, specializzato in arte concettuale, design, architettura e... intelligenza artificiale. Esatto, perché le sue opere non sono propriamente create da lui, con strumenti classici come pennelli o colori, e nemmeno con fotografie o programmi per l'editing di immagini digitali. Le sue opere sono create dando comandi scritti ad un'intelligenza artificiale.

Il programma, o "l'intelligenza" utilizzata è Midjourney, un software fruibile da tutti, di intelligenza artificiale, per creare immagini a partire da input scritti, o righe di comando testuali.
Abbiamo già trattato diversi aspetti dell'arte digitale nei nostri articoli riguardo Cupydo e la crypto-art , ma qui siamo davanti a qualcosa che può mettere in discussione anche i meriti, la capacità e addirittura la paternità stessa dell'opera. Come crea le sue opere Hassan?
Inserendo comandi testuali all'interno del software, per poi valutare le prime quattro proposte che l'IA visualizza. E quindi procedendo a correggere, aggiungere, sistemare. Tutto però, sempre utilizzando righe di comando. Le sue opere hanno bisogno di centinaia di "versioni" prima di raggiungere quella soddisfacente.
La serie che ha catturato la mia attenzione è stata "city is a tram", dove scorci cittadini vengono proposti in versione di enormi tram, che sembrano stanchi, sfiniti, ammassati uno sull'altro, per creare un'impressione di città futuristica e decadente, come spesso vediamo in diverse opere di fantascienza. E probabilmente è per questo che le adoro.
Quindi, forse vi chiederete, dove sta la bravura dell'artista? Sta, ad esempio, nel controllo. Il controllo delle variabili inserite nel sistema, il controllo della direzione che l'IA sta prendendo man mano che esegue gli input. Hassan stesso dichiara che il controllo è fondamentale, ma allo stesso tempo, è la mancanza di un controllo assoluto, la bellezza di questo sistema, perché si può sempre essere stupiti dalle realizzazioni che emergono.
“You have only a certain amount of control. But again, that’s the beauty of using them! You don’t want to use them to create a certain thing, you don’t want them to create something that’s in your head, you want them to push your idea, to have another perspective, another outcome."
"Si ha solo una certa quantità di controllo. Ma ancora una volta, è questo il bello di usarli! Non vuoi usarli per creare una certa cosa, non vuoi che creino qualcosa che è nella tua testa, vuoi che spingano la tua idea, per avere un'altra prospettiva, un altro risultato".
A questo vorrei aggiungere quello che secondo me è il merito principale: creare qualcosa di bello, di emozionante, di interessante. Creare, in una parola, arte. Qui sta la bravura, l'essere artista, nel utilizzare un mezzo, qualunque esso sia, per dare agli altri un'estetica che stupisca, affascini, faccia discutere, ispiri.
Hassan crede che questi mezzi diventeranno sempre più evoluti e fondamentali, soprattutto nell'architettura, quando verranno integrati nei sistemi di generazione di strutture tridimensionali.
Molte sono le sue sperimentazioni architettoniche con facciate di palazzi che si ispirano a elementi naturali, a forme impossibili, o, come quelle che ho più apprezzato, all'interazione edificio-fumo:
Come dice lo stesso Hassan, questi mezzi possono dare a chiunque la possibilità di creare un certo tipo di arte, e possono essere visti come una minaccia alle capacità artistiche. Ma è lo spirito dell'artista, del vero artista, che emerge, e riesce a canalizzare questa tecnologia verso una vera opera d'arte.
Quindi, adesso, se non siete bravi con matite e pennelli, potreste scoprire una nuova via per esprimere il vostro spirito artistico, vi basta scrivere dei comandi...
Fonte immagini: profilo Instagram dell'artista.
